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Danzig - Deth Red Sabaoth [2010]

Posted: martedì 7 settembre 2010 by Lou Cipher in Etichette: , , , ,
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Genere: Death Rock, Hard Rock, Metal, Horror
http://www.myspace.com/danzig


Finalmente sono riusciuto a mettere le mani sul disco di uno dei miei miti di sempre insieme ai Misfits che furono, il buon vecchio caro Danzig. Ci tengo a sottolineare che, anche essendo fan accanito di Misfits, Samhain e dei suoi lavori solisti (praticamente ho un santuario in casa) cercherò di essere il più imparziale possibile. Allora, pare che il nostro eroe sia uscito dal periodo di crisi in cui la sua carriera musicale pareva essersi conclusa, dopo l'assurdo "Circle Of Snake" che ho volutamente rimuovere dai miei ricordi perchè mostrava una stanchezza artistico/fisico/mentale spaventosa (basti ascoltare il suddetto disco che a primo impatto si può notare subito come fosse spompato e senza fiato non riuscendo nemmeno a cantare,o che i pezzi sembravano arrangiati da una motosega arruginita anzichè una chitarra elettrica) Danzig è tornato con il nuovo lavoro intitolato "Deth Red Sabaoth"e, vi assicuro, è tornato in grande stile. Abbandonate le sperimentazioni "techno-noise" che potevamo notare qui e là da "IV - Vorschau" in poi, Glenn è tornato alle origini, riallacciando il suo nuovo lavoro a quelli che furono i primi 3 album leggendari della sua carriera solista. E si, si ha un ritorno a quel metal venato di hard rock e blues fuso nella miscela che solo lui riesce a creare, il tutto contornato dalle immancambili tinte oscure ed horror che lo contraddistinguono dai tempi dei Misfits. Un lavoro ottimo, che anche non contenendo idee non proprio nuove (ndr. si sta ritornando al passato in determinati generi, e mi domando: sarà forse perchè una grande fetta delle band di oggi copia e lo fa anche male dando vita a generi talmente pessimi da non essere nemmeno classificabili?mistero...) che segna il ritorno di uno dei big della scena. Ci sono delle vere e proprie perle in questo disco, e la prima tra tutte è il brano "Deth Red Moon" un pezzo che si muove tra tinte buie e melodiche delle chitarre e del cantato, un bel pezzo "d'amore" (se così si può definire) che non mi vergognerei a definire capolavoro.Subito dopo segue la blueseggiante "On A Wicked Night" che inizia come una carezza per poi esplodere tutto insieme, mentre brani come "Hammer Of The Gods" o "Black Candy"(che si insinua nelle orecchie di chi ascolta come un entita che ti possiede con un stacco di basso ben inserito) ma anche "Rebel Spirits" o "Night Star Hel" si muovono tra metal cazzuto ed hard rock massiccio e potente. Insomma un disco da divorare, ascoltare e riascoltare fino a farsi sanguinare le orecchie, che non lascia deluso chi è fan da più da qualche tempo e che può far avvicinare a questo grande artista nuovi ascoltatori. Per me, disco dell'anno e questo basta.


Tracklist


01. Hammer of the Gods
02. The Revengeful
03. Rebel Spirits
04. Black Candy
05. On a Wicked Night
06. Deth Red Moon
07. Ju Ju Bone
08. Night Star Hel
09. Pyre of Souls: Incanticle
10. Pyre of Souls: Seasons of Pain
11. Left Hand Rise Above

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